“Crescere e sovrabbondare nell’amore fra voi e verso tutti”
(1Ts 3,12).
Carissimi, all’inizio del nuovo anno liturgico, guidati dall’Evangelista San Marco, siamo invitati a vivere il tempo di grazia dell’Avvento come occasione che la Provvidenza di Dio ci offre per prepararci al Santo Natale. Non sciupiamo questi giorni di grazia, ma impegniamoci con tutte le nostre forze nell’opera di purificazione del nostro cuore vivendo il comandamento dell’amore verso Dio e verso il prossimo.
Amare è il più grande e nobile gesto che ognuno di noi possa avere nei confronti dell’altro/a. Se è vero che l’uomo è fatto per amare ed essere amato, non dovremmo avere difficoltà ad accogliere la parola di San Paolo ai Tessalonicesi: “Il Signore vi faccia crescere e sovrabbondare nell’amore fra voi e verso tutti” (1Ts 3,12).
Il tempo dell’Avvento è attesa di Qualcuno che ci insegna ad amare e che, soprattutto, ci indica ciò che può strappare (o peggio cancellare!) il senso dell’amore dentro di noi. Con la sua venuta, Cristo ci ricorda l’importanza di amare, cioè di fare spazio nel nostro cuore a Dio, alla sua parola, all’accoglienza senza se e senza ma del nostro fratello, delle persone in difficoltà, di coloro che sono immersi nelle tenebre e nell’angoscia della propria vita.
Il tempo di Avvento dovrebbe trasformarsi in impegno coerente alla partecipazione alla messa domenicale, alla riconciliazione con Dio (confessione) e con i fratelli, al proposito delle buone opere (carità).
In questo nuovo tempo di Avvento vorrei che nelle nostre famiglie cristiane e all’interno della nostra comunità parrocchiale si respirasse un’aria pulita, lontana dalle critiche e dai pettegolezzi, un’aria di amore sincero e limpido, come l’acqua della sorgente.
La venuta di Cristo, il suo Natale, non può lasciarci indifferenti, spenti dentro, corridori senza senso e senza meta, attenti più all’apparire che all’essere. Maria madre della speranza e Vergine dell’attesa, esempio di silenzio, sobrietà e soprattutto di confidenza in Dio, ci aiuti e ci accompagni nell’incontro con il bambino divino.
Buon cammino di Avvento, +don Giuseppe