Con la dottoressa Carmela Boffardi, esperta del Cool Kids Program, un primo momento di confronto promosso da don Giuseppe.
Nocera Superiore – Giovedì 10/04/2025 si è tenuto il convegno preliminare “Social e minori: come evitare gli effetti tossici“ ospitato presso la Parrocchia San Michele Arcangelo, organizzato dal nostro parroco don Giuseppe. Al centro dell’incontro, un tema tanto attuale quanto delicato: l’impatto dell’uso dei dispositivi elettronici e dei social network sulla salute mentale di bambini e adolescenti.
Relatrice d’eccezione la dottoressa Carmela Boffardi, psicologa e terapeuta specializzata nel Cool Kids Program, un protocollo cognitivo-comportamentale validato a livello internazionale per il trattamento dei disturbi d’ansia in età evolutiva. Con un linguaggio chiaro ma scientificamente rigoroso, la dottoressa ha guidato i presenti in un percorso di consapevolezza sugli effetti negativi di un’esposizione precoce e prolungata alla tecnologia.
“Stiamo assistendo a un aumento preoccupante di sintomi ansiosi e comportamenti disfunzionali tra bambini e adolescenti – ha spiegato la Boffardi –. Spesso dietro questi segnali c’è un uso scorretto o eccessivo di smartphone, tablet e social, strumenti che possono alterare i ritmi del sonno, compromettere la capacità di attenzione e, nei casi più gravi, favorire l’isolamento e la dipendenza”.
Il convegno ha rappresentato un primo passo verso un lavoro più ampio di sensibilizzazione e formazione sul territorio, destinato non solo ai ragazzi, ma anche agli adulti che li accompagnano nel percorso di crescita: educatori, insegnanti e genitori.
L’iniziativa si è conclusa con una promessa: un secondo incontro pubblico, previsto nelle prossime settimane, aperto a tutta la comunità, per approfondire ulteriormente i temi affrontati e offrire strumenti concreti per promuovere un uso consapevole e sano delle tecnologie.
Don Giuseppe, promotore dell’evento, ha ribadito l’impegno della parrocchia a farsi spazio di ascolto e dialogo sui disagi contemporanei: “Non possiamo ignorare ciò che sta accadendo ai nostri giovani. Come comunità abbiamo il dovere di accompagnarli, con intelligenza e cuore, verso un futuro più equilibrato”.